La buridda di seppie è un piatto tipico della cucina genovese: questa ricetta prevede l’utilizzo dei piselli, ma non è raro in determinati periodi dell’anno trovare quella a base di seppie e carciofi.
Tradizionalmente, questo piatto prevedeva l’utilizzo di un misto di pesce tagliato a piccoli pezzi, come stoccafisso, grongo, palombo, oggi i ristoranti genovesi propongono principalmente quella preparata con seppie e piselli.
Pare che il nome derivi da un piatto provenzale dal nome bourride (zuppa di pesce). Ci sono moltissime attinenze anche con una preparazione sarda dal nome burrida, a base di pesci lessati.
Questa ricetta con le seppie è un secondo piatto completo a base di pesce e verdure, con una preparazione piuttosto semplice.
Ricetta della buridda di seppie
- 1 kg si seppie
- 500 gr di piselli sgranati
- 200 gr di passata di pomodoro
- 1 spicchio di aglio
- mezzo bicchiere di vino bianco
- brodo vegetale (sedano, carota, cipolla)
- sale
- peperoncino
- olio extravergine di oliva
- prezzemolo
Pulire bene le seppie lavandole sotto l’acqua corrente ed eliminando la sabbia; tagliarle a listarelle. Preparare poi il brodo vegetale con sedano, carota e cipolla e sgranare i piselli.
In una padella capiente e profonda far rosolare con un filo di olio l’aglio e il peperoncino, unire poi le seppie; fare cuocere qualche minuto fino a che le seppie di asciugano e sfumare con il vino bianco. Aggiungere i piselli e la passata di pomodoro e far cuocere a fuoco debole per circa 30/40 minuti, per metà cottura utilizzare un coperchio. Controllate di tanto in tanto la consistenza delle seppie: una volta che saranno tenere si dovrà spegnere il fuoco. Aggiungere il sale e il prezzemolo e servire. Una variante prevede l’utilizzo di funghi secchi, molto diffusi nella cucina ligure: in questo caso andranno messi a bagno in acqua tiepida, ben strizzati e aggiunti insieme ai piselli e la passata di pomodoro.