Villa del Principe, di fronte alla attuale Stazione Marittima, vicino alla stazione di Genova Piazza Principe e alla Lanterna, è l’edificio cinquecentesco più importante della città, anche se non venne inclusa nella lista dei Palazzo dei Rolli in quanto villa suburbana e non palazzo cittadino.
Fu fatta costruire all’inizio del 16esimo secolo da Andrea Doria che la scelse come sua dimora stabile e rappresenta la floridità e la ricchezza del suo signore, che chiamò i migliori artisti dell’epoca per arredarne e decorarne gli interni e per costruire il maestoso giardino. La villa ospitò diverse volte l’imperatore Carlo V, Napoleone e Giuseppe Verdi.
La villa è oggi un museo-dimora di proprietà dalla famiglia Doria Pamphilj, nel tour si possono scoprire anche i maestosi giardini, che in origine affacciavano sul mare e si estendevano con terrazzamenti fino alla collina di Granarolo.
I giardini subirono nel corso dei secoli profondi cambiamenti, a seguito della costruzione della ferrovia, della via Adua e della stazione marittima che tolse l’affaccio diretto sul mare, e anche successivamente dopo dell’urbanizzazione della collina retrostante e alla costruzione dell’Hotel Miramare (vai all’approfondimento storico). Villa del Principe subì inoltre gravi danneggiamenti durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Il giardino attuale è il risultato di un progetto di restauro con cui si è recuperata la forma del giardino cinquecentesco, nel quale oggi come allora arricchiscono gli spazi fiori e piante aromatiche come la rosa, il mirto, il rosmarino, il garofano). Nel giardino all’italiana spiccano la Fontana dei Delfini, realizzata da Silvio Cosini su progetto di Perin del Vaga, allievo di Raffaello, e la maestosa Fontana del Nettuno, commissionata da Giovanni Andrea I Doria ed eseguita da Taddeo Carlone, con una vasca a dodici lati decorata da aquile che stringono tra gli artigli serpi e mostri marini e sovrastata dal dio del mare, alla guida di un cocchio a conchiglia tirato da tre cavalli marini.
Per soddisfare il fabbisogno di acqua delle fontane e del giardino della Villa del Principe, Andrea Doria fece costruire in epoca cinquecentesca un lago artificiale, il Lagaccio, alimentato dalle acque piovane e dei rivi del monte. Lagaccio, ormai prosciugato, dà ancora oggi il nome a un quartiere collinare di Genova.