Villa Imperiale Scassi è situata nel quartiere popolare di Sampierdarena, vicino all’uscita autostradale di Genova Ovest. Venne costruita nel 16esimo secolo dai fratelli Giovanni e Domenico Ponzello per il nobile Vincenzo Imperiale utilizzando pietre estratte dalle cave vicino alla Lanterna.
L’edificio, noto anche come “La Bellezza”, dominava il quartiere ed era circondato da maestosi giardini rinascimentali sviluppati su una collina e impreziositi dalla fontana di Nettuno, dalle gradinate e da una rigogliosa vegetazione. Gli interni sono decorati in stile neoclassico con numerosi affreschi attribuiti a Bernardo Castello e i suoi allievi, loggiati, balaustre, arazzi, nicchie, statue e stucchi a opera di Marcello Sparzo da Urbino.
Dopo due secoli di fasti, la villa conobbe un periodo di crisi a inizio ottocento quando divenne ospedale e caserma dalle truppe austriache durante l’assedio di Genova.
La Villa passò poi in mano al ricco medico e docente universitario Onofrio Scassi, che la riportò all’antico splendore grazie a una importante ristrutturazione affidata all’architetto Carlo Barabino.
Nel 1888 Villa Imperiale Scassi venne rivenduta al Comune di San Pier d’Arena; lo sviluppo edilizio del quartiere modificò per sempre l’intorno della villa, che venne completamente assorbita dal nuovo tessuto urbano cittadino. Il grande parco è stato in buona parte cancellato a seguito della costruzione dell’ospedale Villa Scassi e il palazzo perse definitivamente la continuità con il suo giardino intorno al 1920 quando venne realizzato uno stadio calcistico, terreno di gioco della Sampierdarenese (oggi scomparso). Negli anni 20 la villa venne adibita a sede scolastica, oggi è ancora sede della scuola media “Nicolò Barabino” ma non ha perso il fascino e l’eleganza che l’hanno contraddistinta nel corso dei secoli.