Percorso 07: Castelletto, Righi

Percorso circolare che da piazza Corvetto raggiunge la Circovallazione a monte e il quartiere collinare di Righi per poi scendere seguendo le antiche creuze di Castelletto

VILLETTA DI NEGRO – VIA ASSAROTTI – FERROVIA GENOVA CASELLA – RIGHI – SAN ROCCHINO

A piedi: 2 ore
Mezzi pubblici: linea bus 64

Genova, piazza Corvetto

Partendo da piazza Corvetto nel centro di Genova, a pochi passi dal Centro Storico e dai palazzi dei Rolli delle Strade Nuove (vai al percorso 1), puoi raggiungere a piedi le alture della città, nello specifico il quartiere collinare di Righi (collegamento con il percorso 14 e con diversi sentieri per il trekking fra cui quello dei Forti di Genova).

Iniziamo il nostro percorso circolare a Corvetto, la piazza delle statue, con il re d’Italia Vittorio Emanuele II a cavallo (una targa dall’altro lato della piazza – collegamento con il percorso 6 – ricorda che forse un simile monumento a Genova non è poi così “meritato”…) che saluta un malinconico Giuseppe Mazzini il quale non sembra avere troppa voglia di ricambiare. Alle sue spalle si alza Villetta Di Negro, parco degli inizi dell’800 dove tortuose salite si snodano in un chiaro-scuro disegnato dalla vegetazione, fra sassose grotte, cascatelle artificiali, intimi pergolati e aerei ponticelli, il tutto arricchito dal Museo d’Arte Orientale e dalla sua splendida terrazza sul centro cittadino. Dalla cancellata d’ingresso al parco urbano, imbocca la via dei “due teatri” (Duse e Politeama Genovese) e via Bacigalupo per giungere in bocca alla chiesetta anglicana del 1878 opera dello stesso architetto che ha progettato il tribunale di Londra e quindi nella coeva piazza Marsala.
Da qui risali la via Assarotti, anch’essa risalente al XIX secolo (vai all’approfondimento storico), con la basilica di S.M. Immacolata, la sinagoga edificata nel 1935 (proprio mentre in Italia iniziavano le prime avvisaglie di antisemitismo fascista) e la chiesa valdese di Genova.

Castello Mackenzie, Genova

Una volta giunto in piazza Manin (voltandoti ti sorprenderà l’azzurro cristallino del mare dietro la torre di Palazzo Ducale con la bandiera di Genova alla mercé dei venti) tieni la destra e imbocca via della Crocetta sino alla stazione del trenino di Casella. Costruita in epoca fascista, la ferrovia Genova Casella, sotto lo sguardo tagliente del Castello Mackenzie, si arrampica per 25 km verso l’entroterra genovese (scopri di più sull’escursione con il trenino) attraversando la Val Bisagno, la Val Polcevera e la Valle Scrivia fino a Casella, coprendo un dislivello che parte dai 93 metri della partenza fino ai 405 metri dell’arrivo, con una punta massima nei 458 metri di Canova/Crocetta. Un locomotore (la più antica locomotiva elettrica in attività in Italia), qualche vagone e una carrozza bar in stile “belle époque”, sono gli ingredienti che rendono questo viaggio (tappa culinaria d’obbligo a Sant’Olcese, patria del salame) un’esperienza davvero affascinante.


Prosegui verso il castello seguendo le mura di San Bartolomeo (vai all’approfondimento storico su forti e mura di Genova), alla tua destra si spalanca la bassa Val Bisagno, i quartieri popolari di Marassi e Staglieno, con lo stadio Luigi Ferraris in primo piano. Prosegui lungo le mura di San Bernardino seguendo la scalinata.

Veduta di genova da via Domenico Chiodo
Castelletto, salita San Rocchino

Giunto in cima ecco via Domenico Chiodo, zona residenziale del quartiere di Righi. Dalla piazzetta della fermata dell’autobus godrai di una vista sulla città che saprà dolcemente ripagarti della faticosa salita.
Tornando sui tuoi passi, imbocca nuovamente via mura di San Bernardino e scendi a destra in salita superiore San Rocchino, la creuza che scende in città dall’antichissima porta di San Bernardino (ancora in piedi, timida sotto la strada…). La stretta discesa a valle, beata e silenziosa, attraversa come una crepa sul muro la parte vecchia di Castelletto (vai all’approfondimento storico), diventa salita inferiore di San Rocchino nell’ultimo tratto, sino in piazza Marsala.

Gabriele Serpe

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